ESport: la nuova frontiera dello sport

Lo sport è una delle attività più antiche e universali dell’essere umano, ma anche una delle più dinamiche e in continua evoluzione. Negli ultimi anni, una nuova forma di sport ha conquistato il pubblico e il mercato di tutto il mondo: gli eSport, ovvero i videogiochi a livello competitivo e professionistico. Scopriamolo insieme in questo articolo.

Cosa sono gli eSports

Il termine eSport deriva dall’abbreviazione di Eletronic Sports e indica tutte quelle competizioni tra giocatori o squadre di giocatori attraverso l’uso di videogames. Gli eSport si possono praticare su diverse piattaforme, come computer, console, smartphone o dispositivi di realtà virtuale, e con diversi generi di videogiochi, come sparatutto, strategia, sport, combattimento o avventura.
Da tempo oramai i videogames non sono più giochi per bambini, ma richiedono abilità, strategia, coordinazione, velocità, riflessi e intelligenza da parte dei giocatori, che devono affrontare sfide e obiettivi sempre più complessi e vari. Gli sport elettronici sono anche uno spettacolo per il pubblico, che può seguire le partite in streaming, in televisione o dal vivo, e tifare per i propri campioni o squadre preferite.
Sono in tutto e per tutto diventati come gli sport classici, come il calcio, il volley, il basket o il tennis. Tantissime persone lo praticano e sempre di più si spostano per partecipare agli eventi dal vivo. Anche il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) sta prendendo in considerazione di creare un’olimpiade dedicata esclusivamente agli e-games.

Quando nascono gli eSport

Le origini degli eSport risalgono agli anni '70 e '80, quando i primi videogiochi arcade e casalinghi iniziarono a diffondersi e a creare una cultura e una comunità di appassionati. I primi tornei e competizioni si svolsero già in quegli anni, sia a livello locale che internazionale, con premi in denaro, gadget o fama.
Tuttavia, gli eSport divennero un fenomeno di massa solo negli anni '90 e 2000, grazie all’avvento di Internet, che permise la connessione e la competizione tra giocatori di tutto il mondo, e alla nascita di titoli di successo, come Doom, Quake, StarCraft, Counter-Strike, Warcraft, League of Legends, Dota, FIFA, Call of Duty e molti altri.
In quegli anni si svilupparono anche le prime leghe, le federazioni, le associazioni e le organizzazioni dedicate agli eSport, che contribuirono a regolamentare, promuovere e professionalizzare il settore.

Gli eventi e i tornei

Oggi gli eSport sono un’industria multimiliardaria, che coinvolge milioni di giocatori, spettatori, sponsor, media, team, organizzatori e altre figure professionali. Esistono diverse leghe e circuiti che organizzano tornei e competizioni di e-games a livello nazionale e internazionale, sia per singoli giochi che per generi o piattaforme.
Esistono una miriade di leghe, che spesso ruotano attorno a nomi noti come Fortnite, Call of Duty, Modern Warfare e World of Warcraft. Alcuni giocatori guadagnano centinaia di migliaia di dollari durante i tour e, proprio come negli sport tradizionali, ci sono libertà d'azione, compravendita di giocatori e grandi sponsor alle spalle. Le leghe, cioè i campionati, si svolgono molto spesso online, mentre le semifinali e le finali vengono giocate live, spesso riempiendo palazzetti e auditorium.
Sono le case produttrici, che detengono i diritti dei videogame, a organizzare i tornei e insieme agli sponsor mettono in palio i premi. Gli eventi live, che possono essere seguiti anche online in streaming o in differita, sono diventati degli spettacoli a 360° con concerti ed esibizioni.
Per ora, il top dell'e-Gaming è League of Legends di Riot Games, un gioco di strategia di squadra ispirato al fantasy che è l'eSport più seguito al mondo. Ha addirittura il suo programma Netflix, Arcane, e vanta una fanbase di circa 120 milioni di giocatori attivi. La sua stagione competitiva dura tutto l'anno e culmina nel League of Legends World Championship, un evento che nel novembre 2022 ha fatto il tutto esaurito in soli 3 minuti. In 18.000 hanno riempito il Chase Center di San Francisco, ma erano più di 5 milioni gli spettatori virtuali da tutto il mondo. La finale 2023 si è tenuta in Corea il 19 Novembre e ha tenuto incollati allo schermo ben 4,3 milioni di appassionati.

Nuove opportunità

L’impatto economico degli eSport è in continua crescita e si basa su diverse fonti di reddito, come i diritti di trasmissione, gli sponsor, la pubblicità, i biglietti, il merchandising, i premi, le scommesse e le donazioni. Ancora non si conoscono i dati ufficiali del 2023, ma le previsioni indicano un fatturato di 1,6 miliardi di dollari e un pubblico di 646 milioni di persone. Gli eSport sono quindi una realtà in forte espansione, che offre opportunità di lavoro, di intrattenimento e di sviluppo per il mondo dello sport e non solo.
A lavorare nel mondo degli sport elettronici, infatti, non sono solo i gamer professionisti, ma anche programmatori, sviluppatori, designer e sport manager.
Se stai scegliendo le scuole superiori e sai che vuoi lavorare nel mondo degli sport elettronici, devi sapere che è possibile intraprendere già dopo la terza media un percorso di studi che ti permetterà di avere tutte le competenze necessarie. Il corso quadriennale di tecnico dello sport di Essence Academy insegna a sviluppare competenze di management e marketing orientati a eventi professionistici nazionali o internazionali.
Se invece stai cercando un’alternativa all’Università è possibile frequentare dei corsi biennali ITS (Istruzione Tecnica Superiore) per ottenere competenze subito spendibili nel mondo dello sport: il corso ITS in sport management, ad esempio, permette di diventare un esperto di team management, marketing e fan experience, sempre più importante nell’ eSport.

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