Che cos’è l’intelligenza artificiale? Quali sono i suoi pro e contro?
Si sente sempre di più parlare di intelligenza artificiale (AI), del fatto che stia cambiando rapidamente il mondo che ci circonda, impattando significativamente sul lavoro e la formazione delle persone. In questo articolo, esploreremo i pro e i contro dell'AI in questi due settori chiave, esaminando il suo potenziale per migliorare l'efficienza, la produttività e la personalizzazione dell'apprendimento.
Cos'è e come funziona l'intelligenza artificiale
Partiamo dalle basi: l'intelligenza artificiale è un ramo dell'informatica che si concentra sulla creazione di macchine in grado di simulare l'intelligenza umana. Ciò include la capacità di apprendere, ragionare, risolvere problemi e prendere decisioni autonome.
L'AI si basa su una serie di tecnologie, tra cui l'apprendimento automatico, l'elaborazione del linguaggio naturale e la visione artificiale. L'intelligenza artificiale funziona attraverso algoritmi complessi e reti neurali, che permettono alle macchine di apprendere dai dati. I sistemi di intelligenza artificiale vengono quindi addestrati su grandi quantità di dati proprio per identificare modelli e fare previsioni. Ad esempio, un sistema di AI per il riconoscimento facciale può essere addestrato su un set di dati di immagini di persone per imparare a identificare i volti e associarli a nomi specifici.
Difatti questi algoritmi analizzano enormi quantità di informazioni, identificano pattern e prendono decisioni basate su modelli predefiniti. Una volta addestrato, un sistema di AI può essere utilizzato per eseguire attività su nuovi dati, senza ulteriore intervento umano, attraverso il machine learning, una sottocategoria dell'AI, che permette ad essa stessa di auto migliorarsi nel tempo senza essere esplicitamente programmata per ogni singola attività.
Chi ha inventato l'intelligenza artificiale?
Non è facile definire un momento esatto in cui è nata l'intelligenza artificiale, men che meno identificare la figura che gli ha dato vita. L'invenzione dell'intelligenza artificiale non può essere attribuita a una singola persona, ma piuttosto a un gruppo di pionieri nel campo dell'informatica e della matematica.
Un momento cruciale per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale fu la conferenza tenutasi nel 1956 al Dartmouth College nel New Hampshire. Questo evento è considerato il punto di partenza ufficiale della ricerca sull'IA, segnando l'inizio di numerosi sviluppi e innovazioni nel campo. Alan Turing, sebbene fosse deceduto qualche anno prima, contribuì significativamente con il suo lavoro sulla calcolabilità e la macchina di Turing, il famoso "Test di Turing" per valutare l'intelligenza delle macchine.
Oltre a lui, non possiamo non nominare Marvin Minsky, pioniere nel campo dell'intelligenza artificiale e delle reti neurali, che ha co-fondato il MIT Artificial Intelligence Laboratory ed è stato autore di numerosi libri sull’argomento.
Tuttavia, John McCarthy è spesso considerato il "padre" dell'AI per il suo contributo fondamentale alla definizione e allo sviluppo del concetto. È stato proprio lui infatti, nel 1956, a dare la prima definizione di intelligenza artificiale come “la scienza e l'ingegneria di creare macchine intelligenti”.
Lavoro e intelligenza artificiale: pro e contro
Negli ultimi anni, uno dei dibattiti più intensi riguarda il rapporto tra intelligenza artificiale (IA) e lavoro. Ovviamente, come tutte le nuove tecnologie ha dei pro e dei contro, e l’intelligenza artificiale non fa nessuna eccezione.
Vantaggi dell'AI
- Aumento dell'efficienza e della produttività: L'AI può automatizzare molte attività ripetitive che richiedono tempo e manodopera, permettendo ai lavoratori di concentrarsi su compiti più creativi e strategici;
- Migliore processo decisionale: L'AI può analizzare grandi quantità di dati per identificare modelli e tendenze che potrebbero sfuggire agli esseri umani. In questo modo può aiutare le aziende a prendere decisioni più informate;
- Creazione di nuovi posti di lavoro: Con lo sviluppo dell’intelligenza artificiale verranno creati nuovi lavori, come è già successo con la robotica collaborativa e la cybersicurezza.
Svantaggi dell'intellligenza artificiale
- Perdita di posti di lavoro: Alcune attività attualmente svolte da esseri umani potrebbero essere automatizzate dall’intelligenza artificiale, portando a perdite di posti di lavoro in alcuni settori;
- Disuguaglianza economica: La disuguaglianza economica potrebbe aumentare se i benefici dell’intelligenza artificiale non vengono distribuiti equamente tra la popolazione;
- Preoccupazioni etiche: L’intelligenza artificiale solleva preoccupazioni etiche come la possibilità di bias algoritmici (distorsioni cognitive causate da un errato modo di acquisire le informazioni automaticamente), la perdita della privacy e l'uso improprio dell'AI per scopi dannosi.
Probabilmente ti starai chiedendo “ma quindi il lavoro aumenterà o diminuirà?”. Ci risponde il rapporto The Future of Jobs Report 2020 del World Economic Forum, che prevede che, entro il 2025, l'intelligenza artificiale sostituirà circa 85 milioni di posti di lavoro, ma nello stesso periodo ne verranno creati 97 milioni di nuovi.
Istruzione e intelligenza artificiale: pro e contro
Con l’inizio della transizione verso la cosiddetta “Scuola 4.0”, l’intelligenza artificiale è al centro del dibattito su quanto possa essere utile nel campo dell'istruzione. Sebbene alcune tecnologie avanzate a contatto con i più giovani possano incutere timore, è fondamentale conoscerle a fondo per comprendere appieno potenzialità e pericolosità.
Vantaggi dell'utilizzo dell'AI nell'istruzione
- Apprendimento personalizzato: L'intelligenza artificiale può essere utilizzata per creare esperienze di apprendimento personalizzate che si adattino alle esigenze individuali di ogni studente, soprattutto quelli con particolari esigenze, per creare una scuola più inclusiva;
- Migliore accesso all'istruzione: L'intelligenza artificiale può rendere l'istruzione più accessibile agli studenti che si trovano in zone remote o che hanno disabilità;
- Supporto agli insegnanti: Gli insegnanti possono utilizzare l’intelligenza artificiale per svolgere attività come la valutazione di compiti o restituire feedback su realizzazioni e progetti, liberando il loro tempo per dedicarlo a concentrarsi sull'insegnamento e sul supporto diretto agli studenti.
Quali sono gli svantaggi dell'utilizzo dell'intelligenza artificiale nell'istruzione
- Dipendenza dall'AI: Affidarsi eccessivamente all'intelligenza artificiale nel campo della formazione potrebbe portare a una riduzione delle interazioni tra studenti e insegnanti e a una minore opportunità di apprendimento pratico;
- Divario digitale: L'accesso all'intelligenza artificiale nell'istruzione potrebbe aumentare il divario digitale tra studenti provenienti da contesti socioeconomici diversi.
- Discriminazione algoritmica: Si teme il rischio di raccolta e utilizzo improprio dei dati degli studenti e di una conseguente penalizzazione di alcune figure nel processo di valutazione scolastico.
Il futuro del lavoro e dell'istruzione con l'intelligenza artificiale
È chiaro che l'intelligenza artificiale stia cambiando il mondo del lavoro e della scuola alla velocità della luce. Ma per sfruttare al meglio questa rivoluzione, dobbiamo rimboccarci le maniche e affrontare alcune sfide importanti, cogliendo allo stesso tempo le grandi opportunità che si aprono davanti a noi.
In quest’ottica, risulta essenziale investire nella formazione e nello sviluppo di competenze: lavoratori e studenti devono sviluppare nuove abilità per poter lavorare con queste tecnologie e nel mondo digitale.
Fondazione AMMI con i suoi corsi IFTS e ITS si prefigge l'obiettivo di formare i giovani in modo da poter sfruttare l’intelligenza artificiale e non soccombere ad essa. Ne sono un esempio il corso di Web Design e Creazione di App, che fornisce competenze essenziali per la creazione di siti web e applicazioni, e il corso di Intelligenza Artificiale e Robotica, specificamente progettato per chi vuole comprendere e lavorare con le tecnologie di AI e robotica.
Il futuro è già qui, non rimanere indietro!