Il futuro del lavoro con l'intelligenza artificiale: quali saranno le nuove figure professionali?
Si parla spesso dei pro e contro dell'intelligenza artificiale, tuttavia, è un dato di fatto che l’AI, stia nettamente rivoluzionando il mondo del lavoro, portando con sé nuove opportunità e sfide. Se da un lato alcuni lavori sono a rischio a causa dell’automazione, dall'altro ne nascono di nuovi che richiedono competenze inedite.
Quali sono i lavori a rischio
Secondo il World Economic Forum del 2023, entro il 2025 circa 85 milioni di posti di lavoro potrebbero essere sostituiti dall'intelligenza artificiale. Tra i più a rischio troviamo quelli manuali e ripetitivi, come ad esempio:
- lavori amministrativi e di supporto: mansioni come data entry, contabilità di base e gestione delle buste paga possono essere facilmente automatizzate grazie a software avanzati;
- lavori di produzione e assemblaggio: le industrie manifatturiere stanno già utilizzando robot e AI per eseguire compiti ripetitivi e manuali;
- servizi al cliente: chatbot e assistenti virtuali sono già ora in grado di gestire un numero crescente di richieste di assistenza clienti;
- lavori di trasporto: con lo sviluppo di veicoli autonomi, autisti di camion, taxi e trasporti pubblici potrebbero vedere ridursi le loro opportunità di lavoro.
Ovviamente nessuno ha la sfera di cristallo, ma è comunque possibile prevedere con una certa attendibilità che i lavori che richiedono compiti ripetitivi e prevedibili siano i più vulnerabili. Gli esperti suggeriscono che settori come il retail, la logistica e la produzione saranno tra i più colpiti.
Nuove opportunità e nuovi lavori
Ma non focalizziamoci solo sulle cose negative! Nonostante i rischi associati all'automazione, l'intelligenza artificiale sta anche creando nuove opportunità di lavoro in vari settori. Ecco alcuni esempi delle professioni del futuro:
- Data Scientist e Analisti di Big Data: con l'aumento della quantità di dati disponibili, cresce la domanda di figure in grado di analizzarli e interpretarli per prendere decisioni informate;
- Specialisti in AI e Machine Learning: lo sviluppo e la manutenzione di algoritmi di intelligenza artificiale richiedono competenze specializzate, creando nuove opportunità per ingegneri e programmatori;
- Cybersecurity Manager: con l'aumento della digitalizzazione, la sicurezza informatica è diventata sempre più importante, generando una maggiore richiesta di esperti in questo campo, i cosiddetti “responsabili della sicurezza online”;
- Progettisti di interfacce uomo-macchina: la necessità di rendere le tecnologie AI più fruibili e intuitive sta portando alla creazione di nuovi ruoli per designer, ingegneri e sviluppatori;
- Programmatori di robot collaborativi: in molti settori dell’industria, già da anni, si utilizza la robotica collaborativa che consiste nell’impiego dei cosiddetti "cobots" per svolgere operazioni quali: assemblaggio, controllo qualità, confezionamento, saldatura e persino attività di precisione e lavorazione di componenti minuti.
Come affrontare il futuro nel mondo del lavoro
Per evitare allarmismi è giusto sottolineare che l'intelligenza artificiale sta cambiando il mondo del lavoro, ma non lo sta distruggendo.
Tuttavia, è vero che, nonostante la crescente adozione di tecnologie avanzate legate all’intelligenza artificiale in molti settori lavorativi, ci sono preoccupazioni riguardo alla mancanza di competenze digitali di base tra molti lavoratori. In questo contesto, la necessità di programmi di formazione e preparazione diventa cruciale. È per questo che Fondazione AMMI ha istituito percorsi specializzanti per le più moderne e richieste figure professionali, di cui ne sono un esempio il corso IFTS di Robotica e Intelligenza Artificiale e il Corso ITS in cybersecurity e robotica.
L’obiettivo è quello di formare lavoratori che non avranno problemi a trovare un impiego anche in questo mondo, sempre più dipendente dalle tecnologie e dall’intelligenza artificiale.